Ammiraglio Adone Del Cima: comandante della corazzata ROMA. (1898-1943) Rimase ucciso insieme a 1392 uomini del suo equipaggio, durante l'affondamento della ROMA avvenuto il 9 settembre 1943, al largo dell'Asinara
ammiraglio Adone del Cima
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Generale Cesare Maria De Vecchi di val Cismon : comandante della 215a Div. costiera: con Comando a Massa Marittima - (1884-1959) Quadrumviro della marcia su Roma, Governatore della Somalia, fra i sottoscrittori della mozione Grandi nel Gran Consiglio del 25 luglio 1943, condannato a morte in contumacia al processo di Verona, espatriato in Argentina, rientrò in Italia nel 1949.
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Karl-Wolf Albrand (1899-1962): comandante della Forza navale tedesca che attaccò Piombino il 10 settembre 1943 e della Torpediniera TA11 che fu affondata quello stesso giorno
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Kapitänleutnant Karl-Wolf Albrand |
Capitano Carlo Fecia di Cossato: (1908-1944) pluridecorato comandante della torpediniere ALISEO protagonista dello scontro di Bastia del 9 settembre 1943: Precedentemente aveva comandato i sommergibili Menotti e Tazzoli conducendo con straordinario successo numerose lunghissime missioni in Atlantico. Destituito per essersi rifiutato di giurare fedeltà al nuovo governo, morì suicida, il 27 agosto 1944 a Napoli.
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Capitano Fecia di Cossato |
Ammiraglio Carlo Bergamini (1888-1943). Comandante delle FF.NN.BB. salpate da La Spezia il 9 settembre 1943. Rimase ucciso insieme a 1392 uomini dell'equipaggio, durante l'affondamento della Roma avvenuto lo stesso giorno, al largo dell'Asinara.
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Ammiraglio Raffaele De Courten (1888-1978) - Capo di Stato Maggiore e Ministro della Regia Marina. Seguì il re nella fuga a Brindisi, lasciando a Sansonetti il compito di convincere la flotta ad adempiere ai termini dell'armistizio
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Ammiraglio Romeo Oliva - il 9 set 1943, comandante della VII divisione navale sulla "Eugenio di Savoia", prese il comando delle FF.NN.BB., dopo l'affondamento della "Roma", conducendo la squadra fino a Malta.
Ammiraglio Luigi Sansonetti, sottocapo di Stato Maggiore , responsabile di Supermarina. Diresse i movimenti della Flotta, convincendo a più riprese gli ammiragli a non autoaffondare le navi ed a condurrle a Malta.
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Ammiraglio Luigi Biancheri - Sul "Duca degli Abruzzi" Comandante l'8° divisione incrociatori delle FF:NN:BB, partita da Genova . Tentò a più riprese di convincere Bergamini e gli altri ammiragli ad autoaffondare la flotta.
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Ammiraglio Bruno Brivonesi (1888-......) comandante militare marittimo della Sardegna alla Maddalena |
Oberstleutnant Bernhard Jope: (1914-1995) comandante della squadriglia di Do-217 che affondò la "Roma". Dopo la fine della guerra divenne pilota della Lufthansa.
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Vittorio Emanuele III (1869-1947): re d'Italia dal 1900, fu succube di Mussolini di cui controfirmò ogni decisione comprese le leggi razziali e la guerra a fianco della Germania. Il 9 settembre 1943 fuggì da Roma abbandonando il paese e l'esercito a se stessi. Abdicò il 9 maggio 1946 e si rifugiò in Egitto dove morì l'anno dopo.
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Generale Vittorio Ambrosio (1879-1958) : capo di Stato Maggiore generale dal febbraio al novembre del 1943. Dopo l'armistizio fuggì a Brindisi con il re.
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Generale Paolo Puntoni (1889-.....) : aiutante di campo del Re dal 1939 al 1946. Seguì il re nella fuga a Brindisi |
Generale Mario Roatta |
Capitano Giuseppe Marini. Comandante del cacciatorpediniere MITRAGLIERE assunse il comando delle navi che soccorsero i superstiti della ROMA e condusse la squadra fino a Port Mahon dove le navi e gli equipaggi furono internati
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Giovanbattista Salvadore (1915-1974): milite della DICAT presso la batteria del Semaforo di Piombino il 10 settembre del 1943
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Vincenzo Rosano. Brigadiere della Guardia di Finanza ucciso durante la battaglia di Piombino |
Generale Antonio Sorice (1897-1971): Ministro della Guerra dal 1943 al 1944. Non seguì il re a Brindisi e continuò a riunirsi con i pochi ministri rimasti fino al 13 settembre.
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Generale Renato Sandalli (1897-1968) : Ministro e capo di stato maggiore dell'areonautica dal luglio 1943 al giugno 1944. Seguì il governo nella fuga a Brindisi.
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Maresciallo Generale Bernard Law Montgomery (1887-1976): comandante della VIII armata in Italia. Comandante supremo dell'esercito britannico sul fronte occidentale
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Raffaele Guariglia (1889-1970): ministro degli esteri dal luglio 1943 al febbraio 1944. Non seguì il re a Brindisi e continuò a riunirsi con i pochi ministri rimasti fino al 13 settembre.
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Generale Giuseppe De Stefanis (1885-1965) : sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito. L'8 settembre 1943 partecipò al Consiglio della Corona al posto di Roatta, assente.
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Contrammiraglio Federico Martinengo (1899-1943): Comandante dei mezzi antisom a La Spezia, il 9 settembre 1943, durante il trasferimento verso Portoferraio, rimase ucciso nello scontro a fuoco al largo della Gorgona, fra la VAS 234 che comandava e due motosiluranti tedesche uscite da Livorno.
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Capitano Pio Valdambrini (..... - 1943) - Comandante del CT Antonio Da Noli, rimase ucciso insieme a gran parte del suo equipaggio, in occasione dell'affondamento avvenuto lungo le coste della Corsica, il 9 settembre 1943.
(foto tratta da: Giulio Grilletti: KR 40-43 Cronache di Guerra, 2003 Luigi Pellegrini Editore)
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Capitano Francesco Camicia:
Comandante del CT Vivaldi affondato il 9 settembre 1943 ad ovest dell'Asinara, fu recuperato dai soccorritori della Roma e finì internato a Port Mahon.
Capitano Riccardo Imperiali. Comandante della torpediniera "Pegaso" . Autoaffondò la sua nave al largo della baia di Pollensa, l'11 settembre 1943
Comandante del CT Vivaldi affondato il 9 settembre 1943 ad ovest dell'Asinara, fu recuperato dai soccorritori della Roma e finì internato a Port Mahon.
Capitano Riccardo Imperiali. Comandante della torpediniera "Pegaso" . Autoaffondò la sua nave al largo della baia di Pollensa, l'11 settembre 1943
Ammiraglio Carlo Giartosio:
Sottocapo di Stato Maggiore aggiunto della Marina, vice di Sansonetti a Supermarina il 9 settembre 1943. Non acconsentì alla richiesta di Brivonesi di evitare a Bergamini l'inutile e fatale digressione verso la Maddalena.
Sottocapo di Stato Maggiore aggiunto della Marina, vice di Sansonetti a Supermarina il 9 settembre 1943. Non acconsentì alla richiesta di Brivonesi di evitare a Bergamini l'inutile e fatale digressione verso la Maddalena.
Generale Fortunato Perni:
Comandante del Presidio di Piombino. Il 10 settembre 1943 cercò in ogni modo di aiutare i tedeschi contro la popolazione ed i militari che li attaccarono.
Comandante del Presidio di Piombino. Il 10 settembre 1943 cercò in ogni modo di aiutare i tedeschi contro la popolazione ed i militari che li attaccarono.
Ammiraglio Luigi Accoretti:
Comandante della 9a (navi Roma, Italia e Vittorio Veneto) divisione navale salpata con Bergamini da La Spezia il 9 settembre 1943, si oppose a Biancheri contro l'ipotesi di autoaffondamento.
Comandante della 9a (navi Roma, Italia e Vittorio Veneto) divisione navale salpata con Bergamini da La Spezia il 9 settembre 1943, si oppose a Biancheri contro l'ipotesi di autoaffondamento.
Capitano Otto Reinhardt:
Comandante della torpediniera TA 9. Fuggì dal porto di Piombino, verso Livorno, la notte del 10 settembre 1943, con l'imbarcazione gravemente danneggiata dai colpi degli italiani
Capitano Amedeo Capuano:
Comandante di Marina Piombino. il 10 settembre 1943, in contrasto con i generali Perni e De Vecchi, collaborò coi militari e civili che si opposero all'occupazione del porto da parte dei tedeschi.
Ammiraglio Amedeo Nomis di Pollone:
Comandante delle siluranti del Tirreno, si trovava sull'Aliseo di Fecia di Cossato, durante lo scontro di Bastia del 9 settembre 1943, e successivamente a Portoferraio ed a Palermo.
Tenente Matteo Mori,
Comandante del Buffoluto, gravemente danneggiato e catturato dai tedeschi al largo della Meloria il 9 settembre del 1943.Maggiore Luigi Marchesi,
Coadiuvò il generale Castellano in occasione della firma dell'armistizio a Cassibile e partecipò attivamente al consiglio della Corona dell' 8 settembre contribuendo a convincere il re a rispettare le clausole armistiziali.
Capitano Giorgio Bacherini